
Un grande circuito ad anello delle oasi disposte a corona attorno al Grand Erg Occidentale, la gigantesca distesa di sabbia solcata per secoli dalle carovane che collegavano il Mediterraneo all’Africa Nera.
Partenza con volo di linea per Algeri. Arrivo, trasferimento e sistemazione in hotel. Tempo a disposizione. Bianca città mediterranea, la capitale algerina sovrasta una baia stupenda, aggrappandosi ai dolci rilievi dell'Atlante che digradano verso il mare e infondono alla struttura urbana una configurazione movimentata. La sua storia millenaria - è stata città berbera, porto fenicio, provincia romana, centro cartaginese, capitale araba e ottomana, fino a diventare una metropoli razionalista francese – ne fa un mosaico di culture e di stili. Cena e pernottamento.
Giornata dedicata alla visita della capitale algerina. La parte più antica è la “Casbah”, un labirinto di vicoli, scalinate e ripide stradine dove si celano fastosi palazzi ottomani. Ci addentreremo nel gomitolo di strade tortuose di questa parte della città, edificata dagli Ottomani nel Cinquecento, e dal 1992 sotto la tutela dell'Unesco. Luogo dal fascino misterioso, che porta con sé atmosfere intrise di decadenza, ma anche scorci mozzafiato che si aprono qua e là sul blu del mare e del cielo, la Casbah di Algeri è stata il set cinematografico di diversi film. Qui si combattè, casa per casa, la battaglia di Algeri raccontata da Gillo Pontecorvo nel suo celebre film.
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CITTADELLE
Scrigno di una cultura antichissima, Ghardaia è considerata la perla dell’antico M’zab, la valle amata da Le Corbusier, oggi sotto la tutela dell’Unesco. Qui, nella valle dello M’Zab, nell’XI secolo si insediarono gli Ibaditi, un popolo berbero che sfuggiva alle invasioni, e che fondò in questo luogo una Pentapoli, di cui fanno parte Beni Isguen, la città santa per eccellenza, custode delle antiche tradizioni; Melika, costruita su un poggio, con panoramica vista sull’oued, sul palmeto e su Ghardaia; El Atteuf, la più antica delle cinque città, situata in un’ansa
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Partenza al mattino presto diretti verso gli altopiani dell’Atlante Sahariano, una regione percorsa ancor oggi da tribù nomadi o semi-nomadi che si spostano con i greggi. Nei pressi di Brezina visiteremo uno dei siti naturali più belli dell'Algeria. Qui ci sembrerà di essere capitati in un angolo del deserto rosso dell’Arizona: brulle e desertiche, di grande fascino, le isolate e monumentali formazioni di El Gour, seppure riunite in uno spazio meno vasto, evocano le immagini straordinarie della iconica Monument Valley del Far West americano e sono il risultato di una lunga e paziente erosione di elementi naturali quali acqua e vento.
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Proseguiamo alla volta di El Abiodh Sidi Cheik, importante centro religioso per la comunità berbera della regione, stazione di transito per i pellegrini che si recano al santuario dello storico santo sufi Sidi Cheikh. Visita del mausoleo del santo che è meta di un grande pellegrinaggio annuale con tradizionali festeggiamenti e competizioni equestri che riuniscono nomadi e sedentari, evento classificato Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’Unesco. Con un percorso su strada sterrata raggiungiamo il sito di Garet El Taleb per ammirare il petroglifo dello Scorpione Gigante, lu
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La regione di Boussemghoun è ricca di stazioni di arte rupestre. La società locale mantiene un gran numero di tradizioni e usanze come la celebrazione dei matrimoni e la circoncisione, così come tutti gli aspetti delle relazioni sociali e della solidarietà. La popolazione è molto ospitale. Visita delle incisioni rupestri a Moghtar Tahtani, del piccolo museo locale e del tradizionale sistema di irrigazione del palmeto (foggara). Il nostro percorso in direzione sud corre ai margini del Grand Erg Occidentale, una gigantesca distesa di dune, fra le più imponenti del Sahara, che ondeggiano al
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Giornata dedicata alla visita di quest’ oasi deliziosa recuperata sotto l’egida dell'Unesco, che si annida con il suo vecchio ksar, un gioiello di architettura risalente all’XI secolo, e l’agglomerato di case in terra cruda su uno sperone di roccia ai piedi di enormi dune. Con un percorso di una ventina di chilometri tra dune, falesie e piccoli villaggi fortificati (ksour), ne esploreremo i dintorni raggiungendo un sito con incisioni rupestri della preistoria sahariana che raffigurano animali tipici della savana, bovidi dalle lunghe corna e scene di vita quotidiana che testimoniano l’esistenza di comunità umane dedite alla caccia e a primitive forme di allevamento.
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La strada che taglia il grande mare di sabbia è costellata di fortezze di terra. A 145 chilometri da Taghit visiteremo l’oasi di Beni Abbès con il tipico ksar in argilla e l’eremo costruito da Padre Charles de Foucauld nel 1901, luogo del silenzio, della preghiera e della semplicità. Poco più avanti effettueremo una sosta a Marhouma. Il percorso ci conduce a fine giornata ai caldi bagliori di Timimoun, “la sfavillante”, capoluogo della regione della Gourara, che evoca le città africane dell’ansa del fiume Niger. Qui, nel tempo, popoli diversi hanno superbamente lasciato le loro impronte contribuendo a far nascere una cultura che è poi diventata l'emblema stesso della città.
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Giornata dedicata ad una cavalcata in fuoristrada sulle dune per raggiungere una particolarissima struttura fortificata dalla forma circolare che sorge maestosa nel bel mezzo di un oceano di sabbie. Ad oggi quale fosse la funzione di questo edificio rimane un vero e proprio mistero. La sua particolarità ha dato origine alle ipotesi più disparate e al diffondersi di singolari leggende. Tuttavia si presume che questo specialissimo luogo fosse un punto di passaggio e di sosta delle carovane che percorrevano le antiche rotte commerciali transahariane e che vi fossero nei pressi altre fortificazioni scomparse sotto le sabbie.
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Passeggiata per le vie della città, dove i vicoli stretti e coperti del vecchio ksar spolverati di sabbia rossa formano un labirinto inestricabile che sfocia nell’immenso palmeto; ecco che allora il rosso brillante delle vecchie facciate di argilla lascia il posto al verde delle palme e dei giardini alimentati da un millenario sistema di irrigazione, dove l’acqua scorre ripartita da pettini distributori. Da Timimoun proseguiamo in direzione nord sino a El Golea, oggi El Meniaa. Ad un paio di chilometri da El Golea, nella vicina oasi di Bel Bachir effettueremo una visita al sito che custodisce la tomba di Padre Charles de Foucauld accanto alla chiesa più antica del Sahara.
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Trasferimento in aeroporto e partenza von il volo diretto ad Algeri. Arrivo, trasferimento e sistemazione in hotel. Pensione completa.
Dedicheremo la mattinata ad una passeggiata nel centro città con Place des Martyrs, la Grande Poste e Place Abdelkader. La città francese, bella ed elegante, è quella dei quartieri Front de Mer, affacciati direttamente sul lungomare: qui si innalzano le facciate dei palazzi coloniali stuccate di bianco. Pranzo prima del trasferimento in aeroporto per il volo di rientro in Italia, dove l’arrivo è previsto in serata.
• I passaggi aerei interni (franchigia bagaglio 20 Kg) • Tutti i trasferimenti • Sistemazione negli hotel indicati in apertura al tour • I pasti dettagliati nel programma • Visite ed escursioni come da programma • Ingressi durante le visite guidate • Assistenza di personale locale qualificato e di accompagnatore/guida locale parlante italiano • Assicurazione Spese Mediche, Covid-19, Assistenza in Viaggio, Bagaglio
• Visto di ingresso in Algeria (Euro 155 + eventuale supplemento per il Consolato di Napoli) • Eventuale introduzione di nuove tasse governative o aumenti delle stesse e aumenti del costo dei biglietti di ingresso ai vari siti di interesse turistico, parchi o riserve naturalistiche di cui non si è a conoscenza al momento della elaborazione delle quote • Bevande, mance e quant'altro non espressamente indicato • Assicurazione Annullamento
Algeri: Hotel New Day 4*
Ghardaia: Hotel M'Zab 3*
Brezina: auberge
Boussemghoun: abitazione locale
Taghit: Hotel Bladi Palace 3*
Timimoun: Hotel Traditionnel Akham
El Golea: Hotel El Boustane/Al-Meniaa 3*
Vetture fuoristrada durante l'intero circuito nel deserto (da Ghardaia a El Golea). Minibus ad Algeri.
I percorsi si snodano prevalentemente su strade asfaltate, con alcuni tratti su pista o fuoripista. Alcune giornate richiedono lunghi trasferimenti, ma con piacevoli soste fotografiche e visite. Le strutture ricettive previste sono scelte tra le migliori esistenti. A Timimoun la sistemazione presso l'hotel Gourara è su richiesta.
Nella regione dell'Atlante Sahariano al momento non esistono ancora vere e proprie strutture alberghiere, pertanto due pernottamenti sono previsti presso un hotel in stile locale e presso un'abitazione con camere a 4 letti, servizi igienici e docce in comune.
In corso di viaggio o di escursione, alcuni pranzi sono previsti al sacco. Il viaggio entra nel cuore della realtà e degli stili di vita quotidiani delle popolazioni del deserto e la loro proverbiale ospitalità. Le due giornate trascorse nell'Atlante sahariano, che conserva uno stile di vita in tutta la sua autenticità e che conosce pochissimo turismo, riservano all'ospite straniero il calore dell'accoglienza ma chiedono per contro un po' di spirito di adattamento a causa della assenza di infrastrutture turistiche.
Su richiesta il programma può essere limitato alle oasi dello M'Zab e della Saoura escludendo gli altopiani dell'Atlante Sahariano (4°e 5°giorno)
- Valle di M'Zab
- Casbah di Algeri
La stagione più indicata va da metà settembre ad aprile
Le quote saranno riconfermate entro 72h
Un anello perfetto disegnato attorno a questo grandioso deserto, alle sue imponenti dune, alcune delle quali superano i 200 metri di altezza. Da Algeri raggiungeremo Ghardaia e le cittadelle della Valle dello M’Zab, Patrimonio Unesco, capolavoro di architettura e scrigno di una cultura antichissima. Saliremo sino ai contrafforti sahariani della catena dell’Atlante, abitati da popolazioni che vivono di colture irrigue e in piccoli villaggi, a volte fortificati; attraversati da tribù di pastori nomadi o semi-nomadi che si spostano con gli animali lungo le rotte della transumanza governate dalla presenza dell’acqua. E poi scenderemo verso sud sino ai nastri verde smeraldo della Valle della Saoura per cogliere la visione mozzafiato di Taghit, oasi spettacolare circondata da un immenso anfiteatro di dune ocra e arancio, e Beni Abbès con il suo piccolo eremo dal cuore di sabbia, luogo del silenzio e della semplicità. La regione della Gourara ci attende per un’ultima scoperta, diversa da tutte le altre. Timimoun, l'oasi rossa, è considerata una delle città più affascinanti di tutto il Sahara. Il suo stile sudanese evoca le atmosfere delle città africane che più a sud, in Mali, sorgono lungo il fiume Niger: la kasbah, il palmeto e le dune a ridosso dell’abitato, gli antichi ksour perduti nelle sabbie ce la imprimeranno per sempre nella mente.