
Uzbekistan - Tagikistan
BAZAR, MADRASE E STORIE DELL’ANTICA SOGDIANA
La meravigliosa sorpresa dell'Asia Centrale è che è rimasta dimenticata per secoli dal resto del mondo, permettendo di conservare il suo fascino intatto. Ancora oggi, si può respirare l'atmosfera senza tempo delle antiche città carovaniere, con le loro imponenti madrase e i loro tesori nascosti. Mausolei silenziosi, moschee finemente decorate, mercati affollati di spezie e il sorriso delle persone vestite con colori vivaci. Il cuore dell'Asia batte ancora qui, portandoci indietro nella leggenda: sulla Via della Seta e, ancora prima, sulle orme di Alessandro Magno.
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Partenza in mattinata da Milano con volo di linea via scalo europeo a Tashkent. L’arrivo è previsto in nottata. Incontro con il nostro referente in loco dopo il disbrigo delle pratiche doganali, poi trasferimento privato in hotel e pernottamento. NB: in base alla disponibilità, è possibile partire anche dall’aeroporto di Roma Fiumicino, avendo a disposizione il servizio di assistenza aeroportuale, senza nessun supplemento. Per partenze da altri aeroporti italiani, previa disponibilità, è sempre previsto un supplemento tariffario.
Oggi conta oltre 2,5 milioni di abitanti e rappresenta la quarta città dell’ex Unione Sovietica dopo Mosca, San Pietroburgo e Kiev. Prima del terremoto del 1966 che la rase al suolo, il canale di Ankhor separava la città vecchia (uzbeka) da quella nuova (russa). La prima consisteva in un dedalo di viuzze intorno al Bazar Chorsu, la seconda in ombrosi viali che s'irradiavano dall'odierna piazza Amir Timur. Il terremoto ne ha stravolto la fisionomia che è stata ricostruita dal periodo post sisma ai giorni nostri. Tashkent ha il suo centro moderno nella piazza Amir Timur, caratterizzata da una statua di Tamerlano.
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Prima colazione in hotel e inizio del nostro viaggio itinerante tra paesaggi, città e antica gloria del cuore dell’Asia Centrale che, a dispetto della posizione geografica che in passato le ha fruttato meraviglie e ricchezze, appare oggi un luogo quasi dimenticato tra i due grandi blocchi del mondo di oggi e di ieri: Oriente e Occidente. Forse anestetizzati dai decenni di appartenenza all’Unione Sovietica, e poi da un’indipendenza che ha portato uno sviluppo lento e disomogeneo, gli “Stan” conservano però quella scintilla di esotismo – inteso come “diversità, ciò che sta al d
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Prima colazione in hotel e partenza alla volta di Panjakent via Istaravshan. Man mano che ci dirigiamo verso sud, i paesaggi si riempiono di alte vette, vallate, blocchi di arenaria. Sono i monti Turkistan, una diramazione del complesso montuoso degli Alay e che si dipana longitudinalmente tra Uzbekistan, Tajikistan e il vicino Kirhizistan. Le vette più alte superano ampiamente i 5.000 metri di altitudine, le vallate che guardano a settentrione si ricoprono di boschi e vegetazione sotto la quota della neve, mentre quelle che si rivolgono a meridione sono aspre e brulle. Attraversando una lunga galleria, arriviamo nella Valle del fiume Zaravshan.
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Dopo colazione e giornata dedicata ad una delle più belle espressioni della Natura in quest’area di mondo: la zona dei Sette Laghi. Anche chiamati laghi di Marguzor o, più poeticamente, “le sette bellezze della Valle di Shing”, si tratta di un gruppo di laghi formatosi sulla base di antiche morene disciolte: ogni lago si caratterizza per un colore dell’acqua particolare. Il lago più basso si trova a un'altitudine di 1.598 metri slm, il secondo a 1.700 metri e così via: ogni lago è più alto, più bello e più remoto del precedente, con l'ultimo lago, di nome Hazorchashma, a più di 2.
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Prima colazione in hotel, poi ci rechiamo a pochissimi chilometri dal confine con l’Uzbekistan per visitare uno dei siti più importanti del Paese, dichiarato infatti patrimonio Unesco. Sarazm, che significa "dove inizia la terra", è un sito archeologico che testimonia lo sviluppo degli insediamenti umani in Asia centrale, dal IV millennio a.C. alla fine del III millennio a.C. Il sito, uno dei più antichi dell'Asia centrale, è situato tra una regione montuosa adatta all'allevamento del bestiame e un'ampia valle propizia allo sviluppo dell'agricoltura e dell'irrigazione da parte delle prime popolazioni insediate nella regione.
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Dopo colazione iniziamo le visite di Dushambe. La città ha raggiunto ormai i 900.000 abitanti e rappresenta il centro nevralgico del Tajikistan a livello politico, economico e culturale. Eleganti edifici neoclassici, viali alberati e bellissime montagne sullo sfondo rendono la capitale tagika una piacevole città dove sostare. Nel XVII secolo Dushanbe non era che un villaggio dove ogni lunedì vi si svolgeva una fiera che attirava artigiani e mercanti della regione circostante. Il suo nome in lingua tagika significa appunto “Lunedì”. Nel 1929 fu nominata capitale della Repubblica Sociali
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Prima colazione e partenza per il sud dell’Uzbekistan. Raramente inclusa negli itinerari di viaggio, incuneata tra Tajikistan, Afghanistan e Turkmenistan, racchiude bellezze esotiche e inaspettate. A metà mattinata controlli doganali e passaggio del confine. Cambio del pulmino e pranzo in ristorante locale in corso di viaggio. Arrivo nel primo pomeriggio a Termez, capoluogo della regione di Surkhandarya e situata in posizione strategica: sulle rive di un grande fiume dell’Asia Centrale, l’Amu Darya, che segna anche il confine con l’Afghanistan (i due Paesi sono collegati attraverso il “Ponte dell’amicizia”).
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Prima colazione in hotel e intera giornata dedicata alla visita di Termez.Duemila cinquecento anni di Storia, tra via della Seta e un avvicendarsi anche di religioni differenti: zoroastrismo, ellenicismo e persino buddismo. A questo proposito, la visita forse più particolare è proprio a quello che un tempo era il principale centro di diffusione del buddismo in Asia Centrale: il complesso di Fayaz Tepe. La fondazione del sito risale al I secolo d.C., con un picco di attività intorno al III e IV secolo durante il periodo Kushan, prima di subire un fatale declino intorno al V secolo d.C.Continuiamo con la visita di un secondo sito di diffusione del buddismo nella regione, Kara Tepe.
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Dopo colazione partenza verso nord in direzione di Bukhara. Oggi è previsto il trasferimento più lungo e faticoso del viaggio: circa 430 km di strada, ma che ci permettono comunque di osservare il paesaggio, i villaggi e le città uzbeke. In particolare, ci fermeremo presso il caratteristico paese di Sairob e successivamente per un pranzo in ristorante locale.L’arrivo a Bukhara è previsto nel tardo pomeriggio. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
Prima colazione e intera giornata dedicata a Bukhara, considerata la città più “santa” tra le città carovaniere e patrimonio dell’Unesco. La città ha vissuto vicende alterne, ma le sue gioie non sono state stravolte negli ultimi duecento anni, anche se il suo periodo migliore l'ha trascorso tra il IX e X secolo quando era capitale di uno stato, quello samanide, che prende nome da Ismail Samani, fondatore della dinastia cui è dedicato uno dei più antichi edifici islamici di Bukhara. Più in generale, si è caratterizzata come “pilastro dell’Islam”, “nobile Bukhara”, cuore
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Colazione in hotel e continuazione delle visite della città con il complesso Bakhauddin Nakshband, mausoleo monumentale dedicato a un mistico sufi. Poco a est del centro storico si trova il Chor Minor, un edificio notevole con 4 minareti costruito nel 1807 e, a seguire, visitiamo il Sitorai Mokhi Khossa, poco fuori la città, ovvero la residenza estiva dell'ultimo Emiro di Bukhara costruita durante il 1912-1918. Il palazzo oggi ospita il Museo delle arti decorative e applicate di Bukhara. Pranzo in ristorante locale e partenza con treno veloce per Samarcanda. Trasferimento privato in hotel, sistemazione e cena.
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Prima colazione e giornata interamente dedicata alla scoperta di questa città leggendaria.Specchio del Mondo, Giardino dell’Anima, Gioiello dell’Islam, Perla dell’Est, Centro dell’Universo: sono alcuni dei nomi dati a questa città su cui aleggia ancora l'atmosfera delle leggende di "Arabian nights". Situata nell’oasi del fiume Zarafshan, che abbiamo precedentemente incontrato nella parte Tagika, Samarcanda è una delle più antiche città del pianeta, con più di 2.500 anni di storia. Dalla sua fondazione nel V secolo a.C. la città ha alternato momenti di splendida espansione a secoli di decadenza.
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In nottata trasferimento privato in aeroporto in tempo utile per il volo di linea via scalo europeo di rientro in Italia. L’arrivo in Italia è previsto nel primo pomeriggio. Fine del viaggio. Verso i 7 Laghi, TajikistanPiazza Registan a SamarcandaPaesaggi dei monti TurkistanIl complesso religioso di Po-i-Kalyan a Bukhara
Il viaggio è una proposta originale alla scoperta delle principali antiche città carovaniere ma anche di alcune città non turistiche e delle principali bellezze naturali. L’itinerario abbina l’area orientale dell’Uzbekistan e quella occidentale del Tajikistan cercando di seguirne la continuità culturale, talvolta linguistica e gastronomica, che accomuna quella regione che un tempo si chiamava Sogdiana. La proposta di viaggio è dedicata a chi ha un forte interesse culturale e, rispetto alle proposte più classiche dedicate all’Uzbekistan, ci sarà spazio anche per visite di carattere naturalistico che ci consentono di contestualizzare i siti archeologici e culturali.
Segnaliamo con particolare attenzione che, pur essendo l’Uzbekistan un Paese sviluppato dal punto di vista turistico, gli hotel potranno apparire al di sotto delle nostre aspettative, perché il servizio e la qualità offerta potrebbero non essere paragonabili con gli standard cui siamo abituati in altri paesi. Il criterio con cui abbiamo selezionato gli hotel sono la posizione, il rapporto qualità/prezzo, il servizio, una certa atmosfera che tenga conto del contesto culturale in cui ci si trova.
A Tashkenk e Dushambe stiamo in selezionati hotel 4*/5* moderni e dotati di tutti i servizi. A Bukhara e Samarcanda abbiamo scelto due tra i migliori hotel in assoluto, entrambi “boutique” e situati in edifici storici con una forte personalità.
Per quanto riguarda le sistemazioni fuori dalle zone turistiche, quindi a Termez, a Penjakent e a Khujand, è da mettere in conto che non rispecchino i nostri standard: anche in questo caso, abbiamo selezionato sempre le migliori strutture disponibili (3*/4*), ma è bene che ogni viaggiatore parta con spirito di adattamento e ben consapevole del contesto economico e culturale in cui ci si trova: piccoli disagi, una pulizia non all’altezza, scarsa insonorizzazione possono essere alcuni degli inconvenienti che possono capitare. A tale proposito segnaliamo che, qualsiasi inconveniente in corso di viaggio, è preferibile segnalarlo direttamente al tour leader in modo che possa prontamente intervenire per risolvere, se possibile, eventuali situazioni di disagio.
Segnaliamo che gli hotel definitivi saranno comunicati con i documenti di viaggio.
Questo viaggio è adatto a tutti e non sono previsti trekking (se non durante l’escursione ai Seven Lakes). È tuttavia consigliato essere in buona forma fisica visto che tutte le visite si effettuano a piedi. L’itinerario è in ogni caso “comodo”, nonostante i km percorsi, perché a parte la notte a Khujand sono sempre previsti due pernottamenti consecutivi in ogni città, che ci permettono di non disfare sempre le valigie.