
UN VIAGGIO PER... Gli appassionati della cultura buddista,
per i viaggiatori curiosi che desiderano scoprire un mondo a parte, che intende preservare tradizioni e cultura, che accoglie la modernità e la concilia con la tutela della natura, allontana il turismo di massa, e quasi lo seleziona.
Arrivo a Delhi nelle prime ore del mattino. Ritiro dei bagagli e imbarco sul volo per Paro, in Bhutan, unica città del Paese dotata di un aeroporto internazionale. Se le condizioni meteorologiche sono favorevoli, il sorvolo della catena himalayana sarà uno spettacolo eccezionale, la migliore introduzione al Regno.
Poche ore di viaggio da Delhi ci trasportano in un mondo ’a parte’, verso un’oasi lussureggiante di foreste di conifere, una briciola sulla carta geografica, incuneato com’è tra la Cina e l’India. Non grandi città, ma villaggi accolgono i visitatori, saliti sino qui per avvicinare le più remote culture himalayane e una natura superba.
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Arrivo a Delhi nelle prime ore del mattino. Ritiro dei bagagli e imbarco sul volo per Paro, in Bhutan, unica città del Paese dotata di un aeroporto internazionale. Se le condizioni meteorologiche sono favorevoli, il sorvolo della catena himalayana sarà uno spettacolo eccezionale, la migliore introduzione al Regno.
Poche ore di viaggio da Delhi ci trasportano in un mondo ’a parte’, verso un’oasi lussureggiante di foreste di conifere, una briciola sulla carta geografica, incuneato com’è tra la Cina e l’India. Non grandi città, ma villaggi accolgono i visitatori, saliti sino qui per avvicinare le più remote culture himalayane e una natura superba.
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Oggi sarà una giornata di completa immersione nel mondo buddista. Assisteremo infatti alle cerimonie legate alla festa annuale del monastero di Paro, costituite da rappresentazioni sacre, danze in maschera e rappresentazioni teatrali allegoriche di argomento religioso, che sono rimaste invariate da secoli. Nel corso delle cerimonie i monaci indossano maschere e costumi che rappresentano le divinità del pantheon buddista, si muovono con passi e gesti misurati al suono di lunghe trombe di ottone e di tamburi ed evocano le forze positive per scacciare quelle maligne. Gli tsechu, questo il termi
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La cerimonia dell’ostensione del Thongdrol è un altro dei momenti chiave del Festival. Avviene alle prime luci dell’alba e consiste nell’esposizione di una thanka – un dipinto su tessuto – di enormi dimensioni, che viene ritirata prima che i raggi del sole la tocchino. Grandissimo è il potere di questo oggetto, che a volte rappresenta Guru Padmasambhava, a volte altre divinità tantriche. Thong significa ’guardare’, drol ’liberazione’: ancora una volta comprendiamo come sia lo spettatore a diventare protagonista della propria emancipazione spirituale.
Al termine di questa cerimonia, ci dirigiamo verso un altro dei luoghi-simbolo del Bhutan.
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Lasciamo Paro e ci portiamo, seguendo un percorso tortuoso e affascinante, verso le regioni del Bhutan centro-orientale. Oltre il bivio per Thimphu, raggiungiamo il passo di Dochula (3100 metri di quota). Qui ci fermiamo per ammirare la spettacolare veduta sulle vette dell’Himalaya orientale e 108 chorten segnano con il loro numero sacro, il confine e la completezza dell’esistenza. Proseguiamo verso la vicina Punakha. Prima di arrivare in città faremo una sosta al Chimi Lhakhang, un monastero costruito nel 1499 da Lama Drukpa Kunley. Si racconta che il Lama sottomise un demone con il suo “fulmine magico di saggezza” intrappolandolo nella roccia.
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Lunga giornata di trasferimento. Sempre in direzione est, procediamo verso il passo Pele-la (3424 metri di quota): il paesaggio muta quindi bruscamente, entriamo in un altro ecosistema dove la foresta di montagna lascia il posto al bambù nano d’alta quota. Proseguiamo seguendo una strada tortuosa sino al Chendebi Stupa, dove faremo una sosta. Di stile nepalese – la sua forma ricorda il Bodnath – risale al XVIII secolo e, secondo la tradizione, fu costruito da Lam Oensey Tshering Wangchuk per respingere il demone Ngala.
Superiamo Trongsa e procediamo verso il passo di Yoyong-la (3400 metri) e di fronte a noi si apre la valle di Bumthang.
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La valle di Bumthang è costituita in realtà dall’incontro di quattro vallate: Chumey, Choekhor, Tang e Ura, con altezze variabili tra i 2600 e i 4000 metri di quota. Siamo nel cuore mistico e religioso del Bhutan, dove la spiritualità è pervasiva e intensa. Con i suoi 29 templi e monasteri il distretto di Bumthang racchiude tesori di tradizioni artistiche, pittoriche e religiose che sono un faro per tutto il Druk Yul, il Paese del Drago Tonante.
Sarà quindi per noi un’altra immersione nel paesaggio e nella cultura buddista, che inizia con la visita al Khurje Lhakhang, un complesso di tre templi il più antico dei quali contiene la roccia con l’impronta di Guru Rimpoche.
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Dopo una breve passeggiata nel villaggio, partiamo per la valle di Phobjikha, sostando a Trongsa.
Trongsa, cittadina al centro geografico del Bhutan, è proprio al crocevia delle strade che portano a Punakha, Bumthang e nello Zhemgang. Circondata da montagne, la città venne popolata negli anni ’50 da esuli tibetani, che tuttora costituiscono una parte del suo tessuto sociale.
Trongsa e il suo celebre dzong costruito nel 1647 a dominare il Chu Mangde, sono la dimora ancestrale della famiglia reale del Bhutan; grazie alla sua posizione strategica da qui si poteva esercitare in ogni tempo
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Una giornata immersi nella natura della bellissima valle di Phobjikha o valle di Gangtey. Phobjikha è una vallata glaciale, in superbo contrasto con la natura delle valli vicine. Qui gli spazi sono immensi e l’occhio si perde all’orizzonte, in uno straordinario senso di pace. Non lontano c’è il parco Nazionale dei Monti Neri e da qui si gode di una vista spettacolare sul versante orientale dell’Himalaya.
La valle di Phobjikha è bagnata da due fiumi, il Nakay Chhu e Gay Chhu, che secondo la leggenda rappresentano un orso e un serpente. L’area ospita ogni inverno, sino a inizio pri
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Riprendiamo il cammino e al passo di Dochula (3100 metri di quota) ci fermiamo per ammirare la spettacolare veduta sulle vette dell’Himalaya orientale; qui 108 chorten segnano con il loro numero sacro, il confine e la completezza dell’esistenza. Arriviamo a Thimpu nel pomeriggio.
Una delle più belle vedute sulla città di Thimphu si ha dal Kuensel Phodrang, dove una statua del Buddha Shakyamuni alta 50 metri e contenente 125000 piccole statue del Buddha osserva e protegge la città.
Al termine, ci portiamo in auto verso l’alta valle di Thimpu per scoprire il Takin Bhutanese, il tipico animale che abita le montagne del Bhutan, un incrocio tra una mucca e una capra.
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Lasciamo Thimphu per il viaggio di ritorno verso Paro. Lungo il percorso faremo sosta a Tachog Lhakhang, fatto edificare dal lama tibetano Drubthob Thangtong Gyalpo nel XIV secolo. La sua storia è molto interessante e legata al vicino ponte gettato sul fiume Pa Chhu.
Probabilmente il piccolo monastero venne fondato dopo la costruzione del ponte sul fiume Pa Chhu: opera di ingegneria pionieristica, il ponte sospeso, costituito da catene e maglie di ferro – estratto da miniere locali e forgiano da abili artigiani – era fissato con corde e catene ai due punti di ancoraggio nei corpi di guardia sulle rive opposte del fiume.
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Trasferimento all’aeroporto e partenza per Delhi, dove si arriverà in tarda mattinata.
Approfittiamo di questa tappa a Delhi per dare uno sguardo orientativo alla città. Ecco dunque New Delhi, con i suoi ampi viali e gli edifici governativi, l’India Gate e il Qutub Minar, la Tomba di Humayun, risalente al XVI secolo. Quindi la Old Delhi, con il Red Fort, Jama Masjid, la più grande moschea dell’India, costruita in marmo bianco e pietra rossa durante il regno dell'imperatore Shah Jahan. Sulle rive dello Yamuna vedremo il luogo dove il Mahatma Gandhi fu cremato dopo l’assassinio avvenuto nel 1948.
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Nelle prime ore del mattino trasferimento al vicino aeroporto. Partenza con volo internazionale per l’Italia, dove si arriverà in tarda mattinata. Termine del viaggio.
• I passaggi aerei Delhi/Paro/Delhi su voli di linea, e voli domestici del Bhutan se richiesti dall'itinerario (15 kg di franchigia bagaglio)
• Tutti i trasferimenti
• Sistemazione negli hotel indicati
• I pasti dettagliati nel programma
• Visite ed escursioni come da programma
• Ingressi durante le visite guidate • Assistenza di personale locale qualificato e di guide locali parlanti inglese
• Assistenza di accompagnatore dall'Italia a partire da 10 partecipanti
• Assicurazione Spese Mediche, Covid-19, Assistenza in Viaggio, Bagaglio
• Visto di ingresso in India (Euro 55) e visto di ingresso in Bhutan (Euro 35)
• Voli internazionali e le tasse aeroportuali e di sicurezza e le tasse aeroportuali pagabili unicamente in loco
• Eventuali supplementi di alta stagione per i servizi a terra di cui non si è a conoscenza al momento della elaborazione delle quote
• Eventuali tasse locali per filmare/ fotografare
• Eventuale introduzione di nuove tasse governative o aumenti delle stesse e aumenti del costo dei biglietti di ingresso ai vari siti di interesse turistico, parchi o riserve naturalistiche di cui non si è a conoscenza al momento della elaborazione delle quote
• Bevande, mance e quant’altro non espressamente indicato
• Assicurazione Annullamento
Nota bene: per quanto riguarda la copertura assicurativa per l’eventuale annullamento viaggio, i nostri uffici vi forniranno tutta l’assistenza necessaria
Paro: Rema Resort 4*
/ Khangkhu Resort 4*
Punakha: Zhingkham Resort 4*/ The Four Boutique 4*
/ Rivervalley 4*
Bumthang: Hotel Ugyenling 3*
Phobjikha: Dewachen Resort / Pobijkha Resort 3*
Thimphu: Thimphu Towers 4*
/ City Hotel 4*
Delhi:Hotel Nehru Place 5*
Vetture, minibus o autobus privati (con aria condizionata in India, senza aria condizionata in Bhutan), a seconda del numero di partecipanti.
Il viaggio si svolge per diversi giorni in altitudine, con il superamento di passi montani oltre i 3000 metri. I percorsi vengono effettuati su strade per la maggior parte asfaltate e generalmente in buone condizioni.
Unica escursione impegnativa è il trekking verso il ‟Nido della Tigre” da Paro, che richiede un tempo variabile da tre a cinque ore.
Il programma potrebbe subire variazioni in base a condizioni meteorologiche avverse, ritardo dei voli, ordini ufficiali, situazioni ed eventi non prevedibili.
Le stagioni migliori per visitare le zone centrali del Bhutan sono quelle intermedie, marzo e aprile, ottobre e novembre.
Il viaggio è proposto in una data singola, in occasione del Festival primaverile di Paro.
La partenza del viaggio è state studiata per potere assistere alla festa che si svolge nel monastero buddista di Paro. Si avrà quindi l’opportunità unica di osservare i momenti più alti delle liturgie, queste straordinarie danze rituali capaci di attrarre le comunità dei fedeli anche dalle regioni più lontane.
Ad eccezione dei grandi tsechu di Thimphu e di Punakha, solenni e “istituzionali”, i cham del Bhutan sono feste di carattere religioso e folcloristico locale. Per loro stessa natura sono spesso lasciati all’improvvisazione del momento, alle disposizioni dei lama dei vari monasteri, alle indicazioni suggerite da astrologi o divinazioni oracolari. Non esiste quindi un programma fisso per gli tsechu, che di anno in anno possono presentare caratteristiche diverse.
Giovedì, 21 Marzo 2024
Il Bhutan, un angolo di paradiso incuneato tra la Cina e l'India, è un luogo che vi lascerà senza parole. Qui, villaggi tradizionali accolgono i visitatori, che arrivano per immergersi nelle culture himalayane più remote e per ammirare paesaggi mozzafiato. La valle di Paro, situata a 2200 metri di altitudine, offre una bellezza unica, con risaie e casette in legno intervallate da salici piangenti. Non perdetevi l'occasione di visitare i monasteri fortificati, chiamati dzong, che sono veri e propri centri d'arte e cultura, dove si svolgono feste e pellegrinaggi che richiamano gente da tutto il paese. Durante queste festività i fedeli danzano, pregano e partecipano a gare e giochi. In particolare, il festival tsechu intorno al dzong di Paro è un'esperienza unica, con l'esibizione pubblica del grande Thangka Thongrol, un meraviglioso tessuto ricamato del XVII secolo noto per la sua protezione spirituale. Il Bhutan è un luogo dove la natura si mostra al meglio, con paesaggi incantevoli in cui i rododendri e le magnolie giganti dominano la primavera. Qui, si parla di crescita olistica e spirituale, e il turismo è apprezzato solo se porta uno sviluppo equo e rispetta il patrimonio culturale e l'ambiente naturale. Lasciatevi incantare dal Bhutan, un luogo che si avvicina all'idea stessa di felicità.