
Esplora la Turchia Orientale con noi e immergiti nella bellezza delle sue valli e dei suoi antichi tesori. Attraversa l'altopiano anatolico, tra le tracce dei maestosi popoli ittiti e urartei, nel cuore di una terra ricca di storia, dove il Tigri e l'Eufrate hanno dato vita a un'atmosfera affascinante che collega l'Oriente all'Occidente.
Scegliere di viaggiare in Turchia Orientale significa scoprire un luogo spesso trascurato dalle rotte turistiche, ma proprio per questo ancora autentico e sorprendente. La sua conoscenza è un patrimonio inestimabile per comprendere meglio molte altre parti del mondo, sia ad Ovest che ad Est.
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Partenza dall’aeroporto di Milano Malpensa con volo di linea Turkish Airlines per Istanbul. Dall’aeroporto raggiungiamo il centro città che dista circa un’ora (traffico permettendo) con il nostro pulmino privato.Nel pomeriggio tempo libero a disposizione.Pranzo libero, cena inclusa. N.B.: - La partenza da Roma è possibile su richiesta alla stessa tariffa. La partenza da altri aeroporti italiani è possibile, a seconda della disponibilità, e con un supplemento tariffario. - Il punto di ritrovo per tutti coloro che arriveranno in modo individuale, sia che continuino con trasferimento
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In mattinata, trasferimento in aeroporto per il volo diretto a Kars, all’estremità orientale della Turchia.Come per altri centri di frontiera, la città di Kars ha avuto una storia molto movimentata e complessa: la conquista bizantina nell’anno mille, la dominazione dei turchi selgiuchidi e infine il controllo degli ottomani. Dal 1800 in poi la città è stata una pedina al centro degli scontri tra Russia e Turchia e, solo dopo il 1920, il suo territorio è passato definitivamente sotto il controllo del governo turco.Dall’imponente forte, costruito dai georgiani e rimaneggiato dagli ottomani, si gode un ampio panorama sulla città.
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Lasciamo Kars di primo mattino per l’escursione che ci porta alla visita di Ani, uno dei luoghi, sotto il profilo ambientale e archeologico, più importanti della Turchia. Ani dista da Kars una cinquantina di chilometri.La “città fantasma” protetta da imponenti bastioni del X secolo sorge su un pianoro in mezzo a due profondi burroni. Di queste fortificazioni rimangono quattro porte e numerosi torrioni. Gran parte delle vestigia del suo importante passato sono oggi ridotte a brandelli di muri slabbrati e diroccati. L’insieme paesaggistico e archeologico di Ani è senza dubbio uno scenario molto spettacolare.
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Lasciamo il territorio alle pendici del monte più imponente all’estremo est dell’Anatolia per addentrarci più centralmente nel cuore dell’altopiano. Il percorso sale a un passo di 2640 metri lasciandosi alle spalle i bei panorami della piana verde di Dogubeyazit dominata dalle cime innevate. Costeggiamo un’impressionante colata lavica che s’incunea come un fiume fossile nella vallata sotto il passo e raggiungiamo la cittadina di Caldiran per proseguire fino al bordo orientale del Lago Van, a 1720 metri di quota. Dopo aver costeggiato per alcuni chilometri il bordo del lago si raggi
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Cominciamo la mattinata viaggiando verso il castello di Hosap, a 60 Km da Van, imponente fortezza del 1643. Hosap è un bellissimo castello arroccato sulla roccia. La pietra da costruzione si fonde con la roccia di base e l’insieme compatto e verticale si staglia in modo veramente suggestivo. Il ponte ottomano in pietra calcarea chiara e basalto nero era il passaggio sul fiume per accedere alla salita del castello. Un impressionante passaggio scavato nella roccia permette di entrare nella fortezza. Dall’alto si ha un panorama completo della valle e dei ruderi delle mura difensive che la proteggevano.
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Il trasferimento verso Diyarbakir è il più lungo del nostro viaggio. La strada sale a un passo di 2230 metri e poi ridiscende sulle sponde del lago passando per Tatvan e per Bitlis, capitale di un governatorato curdo fino al XIX sec. e situata a 1545 metri di altitudine in una gola suggestiva che rappresenta l’unico passaggio verso le regioni occidentali del Paese. Durante il percorso di questa giornata scendiamo dall’altopiano. La natura delle montagne assume un altro aspetto: le piante punteggiano i declivi e ampie distese di frumento costituiscono la nuova scenografia del nostro viaggio.
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Dedicheremo la mattinata a una visita più capillare del centro cittadino. Diyarbakir è costituita al 90% da gente curda. La moschea di Ulu Cami, la grande moschea al centro della città, fu eretta sulle basi di una chiesa bizantina del VII sec. e costruita ricalcando il modello della moschea del grande Ummayad di Damasco. La moschea è molto suggestiva, è un insieme di marmi, colonne e capitelli di epoca romana e bizantina. E’ una composizione di stili, epoche e materiali diversi che supera le aspettative di ogni straniero che per la prima volta la visiti. Il centro tradizionale di Diyarb
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Dedichiamo la mattinata a due escursioni nei dintorni di Mardin. Visiteremo il “monastero dello zafferano” (Deyrul Zafaran), uno dei più importanti tra gli antichi centri religiosi della zona, la cui costruzione ingloba anche un tempio del sole di chiara influenza zoroastriana e alcune tombe contenenti i resti di cinquantadue patriarchi. Oggi il monastero è un museo aperto al turismo, ha chiaramente perso il suo valore “mistico”, ma la sua struttura, oltre alla sua bellezza data dal colore e dai dettagli architettonici, è una testimonianza di storia e religione molto significativa.
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Nella mattinata visiteremo due luoghi che si trovano a una certa distanza dal nucleo cittadino. La prima, a circa 15 km di distanza, è un’escursione interessantissima verso un nuovo sito archeologico, scoperto alla fine degli anni novanta e ancora oggi sotto opera di scavo da parte di studiosi tedeschi. Si chiama Gobekli Tepe ed è un sito di templi e insediamenti risalente al 10.000 a.C. collocato in un’area collinare e pietrosa molto alta e dominante sul resto del territorio circostante. Lo spazio sacro consiste in un certo numero di templi circolari composti da una serie di grandi piet
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Lasciando Urfa che si trova a 400 metri di altitudine, comincia l’attraversamento di un’area collinare molto ordinata e ricca di coltivazioni di pistacchio, frumento, vite e ulivi e si sale pian piano di quota. La strada sfiora le insenature laterali del grande invaso di Ataturk che cattura le acque dell’Eufrate e giunge ad Adiyaman, città che sarà il nostro punto di partenza per l’escursione verso la zona montagnosa della catena del Tauro meridionale. A fine mattinata lasceremo la città di Adiyaman e con minibus locali cominceremo il percorso che conduce verso il Monte Nemrut.Siamo ai piedi della catena del Tauro di cui la famosa montagna fa parte.
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Il percorso tra Adiyaman e Gaziantep richiede circa tre ore. Conosciuto col nome di Antep, il centro prese il nome Gaziantep dopo la resistenza, nel 1920, condotta dalla città contro l’esercito francese nella fase di spartizione dei territori ottomani da parte delle nazioni vincenti. Ancora oggi comunque, dalla popolazione turca, la città viene comunemente denominata “Antep”.Gaziantep è diventata un luogo molto famoso dal punto di vista turistico quando venne creato il museo dei mosaici per ospitare i lavori artistici provenienti dal sito di Zeugma.La raffinatezza di tali mosaici raggiunge in alcuni casi dei tocchi veramente straordinari.
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Si parte alla volta di Belkis-Zeugma, a cinquanta chilometri circa da Gaziantep. Il centro fu fondato nel 300 aC. e divenne uno snodo commerciale molto importante sulla Via della Seta. Grazie a questa ricchezza commerciale fiorirono residenze del periodo romano-bizantino con decorazioni molto raffinate.Con l’allagamento dell’area in seguito al progetto della costruzione della diga di Birecick, il sito antico è stato in gran parte sommerso. I mosaici più importanti sono quelli oggi esposti al museo di Gaziantep. Si visita quel che è rimasto della parte più alta del centro che non è sta
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In mattinata, dopo la prima colazione, trasferimento privato in aeroporto per il volo di rientro. Partenza per Milano con volo di linea via Istanbul con arrivo nel pomeriggio. Incontri 2. Nemrut Dagi 3. Mardin
Stagioni per il viaggio
La Turchia è un Paese morfologicamente molto articolato. La costa settentrionale sul Mar Nero, quella meridionale sul Mediterraneo, l’altopiano dell’Anatolia centrale e l’area dell’estremo orientale sono lembi di territorio con aspetti morfologici e climatici completamente diversi tra loro. La fascia in cui si concentra il nostro itinerario è la parte della Turchia meno “evoluta”. Le condizioni climatiche dell’altopiano orientale, piuttosto freddo nella stagione invernale e con forti cadute nevose, ha da sempre limitato molti livelli di sviluppo dell’area. Dal punto di vista turistico, avendo come stagione di visita ideale solamente i mesi estivi, la regione orientale è rimasta un po’ dimenticata mentre tutte le altre aree turche dal clima temperato hanno maturato considerevoli numeri di presenze turistiche. Dunque, si potrebbe senz’altro dire che l’Anatolia orientale, con il suo grande repertorio paesaggistico e culturale, è rimasta un territorio sconosciuto a molti.
Non bisogna dimenticare che fino a pochi anni fa viaggiare in queste zone era ancora abbastanza difficile: poche le sistemazioni alberghiere, vie di comunicazione di lenta percorrenza e altri disagi dovuti alla carenza di sviluppo del settore turistico. Oggi l’area è molto migliorata rispetto ad un decennio fa però si è ancora molto lontani dall’ immagine della Turchia delle zone altamente attrezzate.
Chi viaggia in Anatolia orientale è mosso dai meccanismi emotivi del viaggio e non dalla ricerca del benessere offerto nei luoghi di grande affollamento turistico.
Mezzi di trasporto
Per questo itinerario si utilizzano diversi tipi di bus o minibus a seconda del numero dei partecipanti. Cerchiamo di mantenere il riempimento complessivo dei mezzi non superiore al 70% dei posti disponibili per garantire un certo comfort.
Abbigliamento: raccomandiamo abbigliamento pratico e leggero e scarpe comodissime. Durante la stagione estiva il clima del territorio orientale è caldo e secco. Occorre ribadire che il viaggio si sviluppa su un altopiano con quote che possono arrivare anche a 1900 metri; dunque, bisogna considerare la necessità di portare con sé anche dei capi caldi (un golfino, un maglioncino e una cerata) per le serate e per ogni eventuale sbalzo di temperatura.
Clima
Le temperature registrate durante i nostri viaggi sono state le seguenti
Altipiani: Minima notturna 7° C – Massima pomeridiana 23°C.
Zona di bassa quota: Min. notturna 20 °C – Massima pomeridiana 36°C.
Sistemazioni alberghiere
La situazione alberghiera oggi offre delle discrete sistemazioni. Si tratta di alberghi di quattro o cinque stelle (classificazione locale). In qualche caso potrebbe essere riconfermato un pernottamento in un hotel 3 stelle.
Bisogna tener conto (ripetiamo) che si viaggia in un’area che per tante ragioni, anche per le questioni politiche legate al discorso delle minoranze etniche, quella armena e quella curda, è rimasta fuori dal turismo classico e solo in questi ultimi anni ha visto miglioramenti infrastrutturali. Per le stesse ragioni, i costi di viaggio sono superiori se paragonati ad altri itinerari della stessa durata in aree turche di alta frequenza turistica.
Alberghi previsti
Nel programma di viaggio indichiamo gli alberghi che usiamo generalmente per effettuare questo itinerario e che abbiamo selezionato dopo diverse esperienze maturate in loco. Preferiamo darvi fin d’ora questa indicazione e correre il rischio che qualche hotel venga cambiato affinché possiate verificare le caratteristiche delle strutture in Internet, cercare informazioni e farvi un’idea il più possibile realistica sui servizi inclusi nel viaggio, al di là del nostro personale giudizio.
Qualora non fosse possibile confermare gli alberghi previsti, saranno utilizzati hotel di pari categoria (classificazione locale). Un pernottamento potrebbe essere previsto in Hotel 3 stelle.
Pasti
“In seguito ai diversi viaggi compiuti fino ad oggi, abbiamo optato per la scelta dei pasti in ristoranti locali o in albergo a seconda dei luoghi. Quasi tutti i pranzi verranno consumati in ristoranti locali; le cene invece saranno talvolta in ristoranti locali e talvolta in albergo.
Questa scelta ci consentirà di alternare la cucina turca con una cucina un pò più internazionale e nello stesso tempo di vivere quel’ atmosfera serale che spesso si può cogliere solamente al di fuori degli alberghi."
Shopping
L'area di svolgimento del nostro viaggio, essendo fuori dal turismo classico, offre pochissimi punti per l’acquisto di prodotti artigianali per turisti. Si trovano all’interno dei bazar mercanzie come tè nero, spezie, sapone, che sono merci per la stessa popolazione locale. I tappeti si trovano solo nell’area del Lago Van.