ESPLORAZIONE DEL TASSILI N’AJJER

Partenza per Algeri con volo di linea. All’arrivo, nel pomeriggio, prima di riprendere in serata il volo per Djanet, si effettuerà una vista guidata della città di Algeri. Il breve tour consentirà al viaggiatore di avere una panoramica della città.Algeri, “la blanche”, si presenta come una vastissima distesa di palazzi e case in calce bianca e si sviluppa su una serie di colline che si tuffano nel mare; il porto, l’architettura coloniale, le ripide stradine, le grandi scalinate e i vicoli della città vecchia creano un’atmosfera del tutto particolare: profondamente mediterranea ed intensamente araba. ... Cena libera in un locale “popolare” algerino. Rientro in aeroporto in tarda serata e volo per Djanet. All’arrivo trasferimento e sistemazione in semplice struttura locale, pernottamento.
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Visita di Djanet, la “perla del Tassili”, una caratteristica oasi sahariana di montagna. Laparte antica del villaggio, abbarbicata sulla montagna, è formata da abitazioni di fango e pietra; da qui si possono ammirare il grande palmeto e gli orti sottostanti. Visita del museo dove si trovano interessanti pezzi archeologici delle varie epoche preistoriche e oggetti della tradizione tuareg. Pensione completa in hotel.

La mattina presto dopo la prima colazione trasferimento in macchina ai piedi dell’altopiano del Tassili.  Inizio dell’escursione a piedi con la guida del Parco Nazionale, formando una piccola carovana (asini e portatori) per il trasporto dell’equipaggiamento, dei viveri, dell’acqua e di tutto il necessario per l’allestimento dei campi sull’altopiano, salita all’Akba (passo) Tafelelet, lungo una valle incassata fra alte pareti rocciose, raggiunto l’altopiano si attraversa una vasta estensione piatta e si arriva a Tamrit, rilievo di funghi rocciosi di straordinaria bellezza, Tan ... Si prosegue in direzione nord-est attraversando la località di In Eleuen, straordinario rilievo di guglie e torrioni tormentati dall’erosione del vento e modellati nelle forme più strane e curiose; Titeras-n-Elias, dove sulla parete di uno stretto ricovero è dipinto un carro garamantico con la rappresentazione del “galoppo volante” (definizione di Lhote) di un dinamismo eccezionale;  si toccano i siti di In Itinen e di In Etuami e, deviando verso nord, si raggiunge la località di Tin Tazarift, massiccio di gres molto frastagliato ed emergente dalla sabbia dorata, ha al suo centro un’enorme piazza circondata per così dire da strade per un raggio di 2 km, vi predominano le pitture del periodo arcaico o più precisamente, come Henri Lhote lo definì, “delle teste rotonde”, caratterizzato da grandi figure in ocra rossa, officianti riti arcaici, prepotente espressione di arte melano-africana. Proseguendo verso nord si raggiunge la località Tin Aboteka, piccolo massiccio che sovrasta la valle di un centinaio di metri, a 1500 metri di altezza, con affreschi di tutte le epoche; deviando a sud-est, dopo aver attraversato la località di Tin Teferiest, si arriva a Sefar, vera e propria città preistorica, dove le rocce sono così strutturate da formare stretti passaggi e ampi spazi vuoti che fanno pensare a strade e piazze, gli affreschi di Sefar rappresentano per lo più personaggi schematici con una grande testa rotonda, ricoperta di corna o piume, armati di arco o lancia, figure enigmatiche che hanno stimolato la fantasia dei critici (giganti, divinità).Si prosegue in direzione sud fino a raggiungere la località Tin Rassutin, Tin Kani, dove le dune di sabbia addossate alle formazioni di arenaria rendono il luogo assai suggestivo, visita alle pitture di Tin Kani proseguendo verso sud e attraversando la località Tin Ronan, si arriva ad Alanedumen dove poche, ma interessanti pitture, sono dipinte sulle pareti di roccia che costeggiano l’ued omonimo, un rigoglioso cipresso si erge imponente e solenne, resto fossile dell’antica flora di 4000 anni fa; pranzo picnic, cena e pernottamento al campo. Più di cinquemila dipinti fanno di Jabbaren il santuario archeologico più ricco del mondo, tempo dedicato alla ricognizione del sito: è un insieme di cupole rotonde di arenaria che ricordano molto un villaggio di capanne di paglia dell’Africa nera, le pareti rocciose sono letteralmente tappezzate di centinaia di pitture: tutti gli stili sono qui rappresentati, a testimonianza delle numerose civiltà che si sono susseguite e hanno tracciato la storia del Sahara preistorico; completamento della visita di Jabbaren, nel pomeriggio si attraversa l’ued Amazer, ampio letto di fiume che, scavatosi un profondo alveo nella massa di arenaria, occupa una larga vallata, si raggiunge il santuario di In Auanrhat, alto massiccio isolato con affreschi di rara qualità, probabile centro di inziazioni religiose e di culti segreti; proseguimento l’Akba Arum e discesa fino alla base della scarpata del Tassili dove ci attendono i veicoli. Pensione completa e pernottamenti in tenda.
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Percorrendo gli uadi di Asasou, si raggiunge Tikobauin, una splendida distesa di colonne di arenaria tra corridoi di sabbia finissima. Passeggiata con visita della guelta Tuia, ai bordi della falesia del Tassili. Riprendendo le vetture dopo il pic nic, si prosegue verso l’oued Essendilene. La zona è abitata da nomadi Tuareg, con i quali ci si può intrattenere amabilmente e prendere un tè. Campo nell’oued.

Si prosegue per l’erg Admer, una grande catena di dune dalle forme morbide e dai colori rosa tenui e vellutati. Passeggiate ed escursioni con le macchine fuoristrada e a piedi. Proseguendo attraverso l’Erg, si raggiunge Terarart, dove, alla base di un faraglione roccioso si può ammirare una delle più belle incisioni rupestri del neolitico: "la mucca che piange", bassorilievo finemente lavorato. Rientro a Djanet per una doccia e qualche ora di riposo dopo la cena in ristorante; trasferimento in aeroporto per l’imbarco sul volo per Algeri.

Imbarco sul volo di linea per Algeri e proseguimento per Milano.