KARAKORUM HIGHWAY, SUL TETTO DEL MONDO

Kirghizistan - Cina - Pakistan

Sulla via dei monti verso il tetto del mondo

La Karakorum Highway, conosciuta anche come Zhong-Pa gong lu dagli abitanti della Cina, è una strada che collega la Cina occidentale all'oceano. È l'unica strada che permette questo collegamento. L'alternativa, da Kashgar, è un lungo viaggio in treno che copre oltre quattromila chilometri fino a Pechino. Per questo motivo è stata costruita.

Questo viaggio ti porterà sul tetto del mondo, attraverso montagne imponenti e valli ripide, seguendo i fiumi mitici. Seguiremo una rotta che collega l'Asia Centrale, con la sua tradizione nomade e il suo passato sovietico ...


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Programma

Giorno 1:  Partenza da Milano per Biskek

Giorno 1: Partenza da Milano per Biskek

Al mattino partenza da Milano Malpensa per Biškek via Istanbul con volo di linea. Arrivo a Bishkek dopo la mezzanotte. Incontro con la guida locale, parlante inglese, che ci accompagnerà in hotel. Pasti a bordo. Pernottamento all’Hotel Hyatt Regency 5* o similare.

Giorno 2:  Biskek, la capitale kirghiza

Giorno 2: Biskek, la capitale kirghiza

In tarda mattinata, dopo la prima colazione, visita della capitale kirghiza, con i suoi punti nevralgici: il monumento a Manas, l’eroe nazionale kighizo, il Museo Statale di Storia, la Piazza Ala Too, la Piazza Vecchia con l’edificio del Parlamento e la Piazza della Vittoria. Biškek è caratterizzata da grandi boulevard ed edifici di epoca sovietica ed oltre ad essere la capitale del Paese ne è il principale centro industriale. Sebbene non sia una città particolarmente interessante, come sempre uno sguardo alla capitale consente di introdurci a molteplici aspetti del Paese che ci accingiamo a visitare. ...
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Giorno 3:  Il villaggio di Kochkor e il Lago Son Kul

Giorno 3: Il villaggio di Kochkor e il Lago Son Kul

Dopo la colazione lasciamo Biškek per dirigerci verso il Lago Son Kul.Lungo il percorso sosta alla Torre di Burana, che grazie a un buon restauro di epoca sovietica è possibile visitare. Il minareto fu costruito nella città di Balasagun, una delle capitali dello stato di cultura turca karakanide dell’XI-XII secolo. Se possibile visitiamo il piccolo museo locale (non sempre aperto); si potranno anche osservare le “balbas”, antiche tombe dei Turkic, antico quanto esteso gruppo etnico i cui discendenti popolano ancora numerose aree asiatiche, dalla Mongolia al cuore dell’Asia Centrale. ...
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Giorno 4:  Proseguimento per Naryn tra vallate, pascoli e nomadi

Giorno 4: Proseguimento per Naryn tra vallate, pascoli e nomadi

Colazione e mattinata dedicata a esplorare i dintorni del lago Son Kul e a conoscere le famiglie nomadi kirghize che vi abitano. Qui è facile incontrare famiglie di allevatori nomadi con le loro tende di feltro da cui fuma quasi sempre un focolare, i loro recinti, i loro cavalli. Visiteremo una famiglia, ne saluteremo decine. Dopo il pranzo viaggeremo tra i monti della catena Tian Shan, le “Montagne Celesti”, fino a Naryn.  Il cuore montagnoso del Kirghizistan offre splendide vallate, cascate, canyon, formazioni rocciose d’ogni tipo, con panorami da riempire gli occhi e il cuore. Non è raro incontrare anche luoghi di sepoltura. ...
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Giorno 5:  Tash Rabat, verso Kashgar attraverso il Torugart Pass (attraversamento del confine con la Cina)

Giorno 5: Tash Rabat, verso Kashgar attraverso il Torugart Pass (attraversamento del confine con la Cina)

Oggi ci attende una lunga e bellissima giornata! Siamo pronti per il grande balzo verso la Cina. Ma prima faremo una sosta a Tash Rabat, caravanserraglio del XIV secolo. Edificio in pietra restaurato con cura, questo caravanserraglio ospitava i mercanti che, con i loro animali, si muovevano lungo la Via della Seta. Le sue origini si perdono nel tempo, sebbene l’evidenza dei reperti archeologici suggerisca che il sito fosse occupato già a partire dal X secolo. Saliremo poi verso il Torugart Pass (3750 m), la nostra porta per il Regno di Mezzo. Il tragitto è affascinante. Sono zone desertiche, montane, aspre. ...
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Giorno 6:  Visita di Kashgar, punto d'incontro delle vie della seta

Giorno 6: Visita di Kashgar, punto d'incontro delle vie della seta

La leggendaria città-oasi di Kashgar è la più occidentale di tutte le città cinesi posta ai margini del bacino del Tarim prima che i contrafforti dei Tien Shan e del Pamir si uniscano creando una barriera formidabile ad ogni comunicazione. Qui le due Vie della Seta, quella meridionale proveniente da Dunhuang e quella settentrionale proveniente da Turfan, si congiungevano e da qui la vecchia rotta carovaniera puntava verso gli alti passi dell'attuale Tagikistan e quindi scendeva nella valle di Fergana e poi verso Samarcanda. Meno battuta, ma ugualmente importante, un'altra strada carovanier ...
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Giorno 7:  Il mercato domenicale di Kashgar e la Karakorum Highway fino a Tashkurgan

Giorno 7: Il mercato domenicale di Kashgar e la Karakorum Highway fino a Tashkurgan

La domenica è il giorno del mercato settimanale di Kashgar. Se è vero che la Cina ha invaso di merci moderne il mercato tradizionale, è anche vero che tra le tante mercanzie alcune resistono all’omologazione, i cappelli, le pelli e alcuni tessuti locali, ma la parte del mercato rimasta più autentica è quella popolare e contadina, quella del mercato del bestiame dove pastori e mercanti si avvicendano intorno a una pecora in una danza antica di trattative fatte di gesti, di occhiate indifferenti, di strette di mano che si ripetono uguali da secoli. Dedicheremo tutta la mattinata al mercato. ...
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Giorno 8:  Attraverso il Khunjerab Pass e la Valle dell'Hunza (attraversamento del confine con il Pakistan

Giorno 8: Attraverso il Khunjerab Pass e la Valle dell'Hunza (attraversamento del confine con il Pakistan

Breve visita panoramica della città, dove pare sia passato anche Marco Polo, venendo però dall’Afghanistan. Ora è la capitale del territorio autonomo concesso ai tagiki cinesi. È all’uscita da questa città che ci saranno anche i controlli doganali e di polizia per continuare ed essere autorizzati a valicare il passo, a monte di una cinquantina di chilometri. Poi, saliamo finalmente al passo Khunjerab (4693 m). È una salita lenta e appassionante, fino alle casupole di frontiera cinese e pakistana. Sarà un passaggio radicale, come quello dal Torugart. Oltre il valico la strada comincia a scendere ripida. ...
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Giorno 9:  Escursione alla valle di Nagar per ammirare i "Settemila", il forte di Baltit, il panorama dall'Eagle Nest

Giorno 9: Escursione alla valle di Nagar per ammirare i "Settemila", il forte di Baltit, il panorama dall'Eagle Nest

L’escursione alla magnifica vallata di Nagar, dominata dai monti Rakaposhi (7788 m), Diram (7266 m) e un’altra manciata di ‘Settemila’, prenderà tutta la mattinata. Anch’essa formava un principato autonomo, che seguì le stesse sorti di quello dell’Hunza. Rientriamo a Karimabad per il pranzo e visitiamo la fortezza di Baltit e il bazar. All’ora del tramonto ascesa all’Eagle Nest, da dove si godono panorami d’eccezione. Pensione completa. Pernottamento in hotel (Serena Altit Fort 3* o similare).

Giorno 10:  La fortezza di Altit, il villaggio di Ganish, lungo la KKH fino a Gilgit

Giorno 10: La fortezza di Altit, il villaggio di Ganish, lungo la KKH fino a Gilgit

Prima di lasciare Karimabad, visiteremo i villaggi della zona, come Altit, con la sua fortezza, prima residenza dei mir, i sovrani della valle dell’Hunza, prima che traslocassero nella più recente fortezza di Baltit. Altro villaggio interessante è Ganish, che si dice essere il primo insediamento della Via della Seta lungo la valle dell’Hunza. Un villaggio denso di storia, con edifici lignei d’epoca e antiche torri di guardia. Ricominceremo quindi la nostra discesa verso sud. Seguiremo la KKH fino a Gilgit, che visiteremo nel pomeriggio. Sarà forse possibile anche assistere a una partita di polo, uno degli sport più importanti della regione (ne verificheremo la fattibilità in loco). ...
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Giorno 11:  Lasciamo la KKH per esplorare il Baltistan, lungo la valle dell'Indo e raggiungere Skardu

Giorno 11: Lasciamo la KKH per esplorare il Baltistan, lungo la valle dell'Indo e raggiungere Skardu

Cominceremo la giornata di mattina presto, imboccando la lunga deviazione verso sud-est, lungo la valle dell’Indo, per esplorare il Baltistan, che comprende l’Azadi Kashmir, il Kashmir Libero. È una zona delicata, che confina con il Kashmir indiano, più a meridione, un territorio da decenni conteso tra i due grandi paesi del subcontinente. Ma è pure un’altra delle regioni che vogliono dare spettacolo, adiacente al grande Parco Naturale del Karakorum centrale. L’arrivo è previsto nel pomeriggio a Skardu. Pensione completa. Pernottamento in hotel (Kallisto Resort 3* o similare).

Giorno 12:  Shigar e l'antico regno di Khaplu, il Piccolo Tibet

Giorno 12: Shigar e l'antico regno di Khaplu, il Piccolo Tibet

Questa giornata ci porterà prima a Shigar, per la visita della fortezza, da poco restaurata e trasformata in un hotel, delle piccole moschee e quindi alla nostra meta, Khaplu, il tutto esplorando la zona e le montagne intorno. Il villaggio è situato in un punto molto aperto, affacciato alla confluenza della valle di ben tre fiumi, Shyok, Hushe e Saltoro, il che lo rende particolarmente interessante. Anche il villaggio in sé riserva diversi gioielli, come lo stesso forte, trasformato come il precedente in hotel, diversi edifici e moschee antiche. È chiamato Piccolo Tibet, per la sua popolaz ...
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Giorno 13:  Escursione a Machlu e a Hushe, tra valli e montagne imponenti

Giorno 13: Escursione a Machlu e a Hushe, tra valli e montagne imponenti

Partenza per Machlu, dove oggi ci attendono magnifiche visioni (sperando in una bella giornata e nel cielo terso). Machlu è una delle tante zone da cui partono lunghi trekking sulle montagne. Continueremo quindi in jeep verso Hushe, seguendo dapprima il fiume Shyok e puntando poi verso nord. Il luogo è davvero panoramico, il villaggio si trova infatti a più di 3000 metri su un terrazzo pianeggiante, ed è l’ultimo della valle, il più remoto, con una vista spettacolare sulla piramide del Masherbrum (7821 m) e sui ghiacciai circostanti. Il villaggio è molto semplice e composto da una cinq ...
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Giorno 14:  Ritorno a Skardu

Giorno 14: Ritorno a Skardu

Lasciamo Khaplu per rientrare a Skardu, lungo l’unica strada di collegamento, già percorsa all’andata. Potremo utilizzare il pomeriggio per bighellonare nel bazar, visitare il Manthal Buddha e salire a piedi alle rovine del Forte di Kahpochu (salita a piedi di circa 30 minuti) per un ultimo sguardo ai bei panorami della valle. Pensione completa. Pernottamento in hotel (Kallisto Resort 3* o similare).

Giorno 15:  Riprendiamo la KKH costeggiando il Nanga Parbat verso Chilas

Giorno 15: Riprendiamo la KKH costeggiando il Nanga Parbat verso Chilas

Riprendiamo la Karakorum Highway in direzione di Chilas. La strada taglia i fianchi delle montagne in fondo alle quali scorre l'Indo, e costeggia il versante nord del maestoso Nanga Parbat (8125 metri) che potremo ammirare sperando in una giornata di bel tempo. Chilas è una tappa fondamentale della strada carovaniera che collegava la pianura a Gilgit. Già nel II secolo a.C. un importante ramo della Via della Seta passava di qui collegando la Cina con il regno di Gandhara. Su questa strada passavano mercanti, missionari, studenti, pellegrini e invasori. La sua lunga storia è testimoniata dalle numerose incisioni rupestri che si possono osservare lungo tutta la Karakorum Highway. ...
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Giorno 16:  Da Chilas a Islamabad attraverso il Babusar Pass e lungo la valle di Kaghan

Giorno 16: Da Chilas a Islamabad attraverso il Babusar Pass e lungo la valle di Kaghan

Dopo la prima colazione partenza per Islamabad. Ci attende un lungo percorso  alla fine del quale ci lasceremo definitivamente alle spalle la Valle dell’Indo. Percorriamo la vecchia strada dell’Indo attraverso il Babusar Pass, a quota 4175 metri verso la Valle di Kaghan. Con un po’ di fortuna possiamo incontrare gli accampamenti dei nomadi che si spostano con i loro animali negli alti pascoli dell’Hazara. Costeggiando il Lago Lulusar raggiungiamo il villaggio di Naran (2400 m), il centro più attivo della valle. Continuiamo ad avanzare verso sud in direzione della conca di Abbottabad, attraverso un bel paesaggio montano di foreste di pini, interrotte da laghi azzurri. ...
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Giorno 17:  Visita del sito archeologico di Taxila e di Islamabad

Giorno 17: Visita del sito archeologico di Taxila e di Islamabad

Prima colazione in hotel. Poco distante da Islamabad visitiamo il sito archeologico di Taxila (V sec a.C - V sec. d.C), per uno sguardo sulla cultura ellenistica e buddhista della zona. Dario I di Persia annesse Taxila all'impero achemenide nel 518 a.C., Alessandro il Grande la conquistò nel 326 a.C., lasciandovi una guarnigione di macedoni che perdettero la città nel 317 a.C. a beneficio di Chandragupta Maurya, che conquistò tutto il Punjab, e dei suoi successori tra i quali il nipote Ashoka che la trasformò in un fiorente centro di studio buddhista. Il sito fu in continua espansione tra il V e il I secolo a. ...
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Giorno 18:  Volo di rientro in Italia

Giorno 18: Volo di rientro in Italia

Sveglia in piena nottre per il trasferimento in aeroporto e il volo di rientro in Italia via Istanbul. Arrivo a Milano Malpensa nel primo pomeriggio.

Approfondimenti di viaggio

Il viaggio è programmato con voli da Milano Malpensa con Turkish Airlines (o può essere utilizzata altra compagnia IATA in caso di cambi operativi o disponibilità). La partenza da Roma Fiumicino è possibile su richiesta senza supplemento tariffario. La partenza da altri aeroporti italiani è possibile su richiesta e aggiungendo il relativo supplemento.


Un viaggio composito che attraversa tre Paesi diversi, complicato e non per tutti. Necessita di una buona capacità di adattamento, specie a livello di cibo e sistemazioni, dove i migliori hotel delle varie regioni di solito non superano le 3 e 4 stelle locali (non paragonabili agli standard occidentali). Un pernottamento è previsto in un campo di yurte, le classiche tende dell’Asia Centrale, con servizi in comune.


Nel programma riportiamo i nomi degli hotel che abbiamo selezionato per questo viaggio. Si tratta di strutture in genere semplici. I nomi degli hotel sono indicativi e per questioni organizzative o di forza maggiore potrebbero essere cambiati con altri di pari categoria. Gli hotel definitivi saranno comunicati all’interno del Foglio Notizie con i documenti di viaggio.



NB: l’accorgimento elementare da adottare sempre quando si viaggia in regioni così distanti dai nostri standard occidentali è quello di portare con sé un sacco–lenzuolo leggero e un asciugamano personale… In questo modo l’igiene è sempre garantita.

Alcuni alberghi sono dotati di asciugacapelli e altri minori ne sono privi. E’ sempre buona norma portare con sé un adattatore universale per le prese.



Gli spostamenti terrestri saranno piuttosto faticosi e disagevoli. Le ore di auto occuperanno spesso più della metà della giornata, e di regola su strade dissestate, molte volte solo delle piste. Avremo sempre veicoli privati: pulmino o autobus durante tutto l’itinerario (Kirghizistan: 2 minibus Mercedes Sprinter, Cina: 1 bus 29 posti, Pakistan: 1 bus Toyota Coaster 21 posti); jeep solamente durante le escursioni nelle valli laterali del tratto pakistano: mezzi più pratici e sicuri per il tipo di strada (fuoristrada tipo Toyota Land Cruisers: 4 vetture per 10-11 pax + TL e 5 vetture per 12 pax + TL. La distribuzione dei passeggeri per ogni macchina è di tre persone più l’autista, nel caso di 11 pax + TL una delle 4 vetture dovrà ospitare 4 passeggeri + autista).
Ricordiamo vivamente che durante il viaggio è buona norma effettuare una rotazione dei passeggeri sulle diverse auto e anche una rotazione dei posti all’interno delle auto stesse.



Il viaggio si svolge in parte su strade asfaltate e in parte su piste. Il fondo stradale, a volte danneggiato, può rendere i trasferimenti più lunghi e pesanti del previsto. I tempi di percorrenza riportati nel programma sono indicativi e dipendono dal traffico, condizioni delle strade, soste fotografiche e richieste dal gruppo


L’ordine delle visite ed escursioni in ciascuna località può essere soggetto a variazioni per motivi di opportunità contingenti, senza compromettere le peculiarità del viaggio


E’ senz’altro utile ricordare che, come tutti i viaggi che si svolgono in zone lontane sia geograficamente sia culturalmente dall’Europa e dalle nostre abitudini, è fondamentale una buona predisposizione all’adattamento


Per il Kirghizistan e la Cina non è richiesto il visto. Per il pakistan è richiesto il visto. Vedere i requisiti necessari per l’ingresso nelle specifiche sezioni delle informazioni pratiche dei singoli paesi.


Prima di iscriversi al viaggio è opportuno consultarsi con il proprio medico di fiducia per escludere eventuali controindicazioni alle quote elevate (il viaggio non è indicato in particolare per chi soffre di problemi cardio-vascolari, respiratori o di alta pressione). Le altitudini raggiunte saranno tra le maggiori del pianeta, con un apice ai 4.693 m del passo Khunjerab, e altre occasioni da oltre 4.000.


Consigliamo di prevedere circa 100 euro di mance a persona per autisti, guide, personale di servizio, da consegnare all’accompagnatore in corso di viaggio. L’accompagnatore provvederà a distribuirli secondo gli usi locali, tenendo opportunamente informati i partecipanti. L’importo delle mance è indicativo e può variare in base al numero complessivo dei partecipanti al viaggio e in base al livello di soddisfazione per il servizio ricevuto.