
Azerbaijan - La Terra del Fuoco e il Nakhchivan 2024
Le antiche chiese albane, le moschee, i grattacieli cosmopoliti di Baku, che convivono con i resti persiani e del socialismo reale. I pozzi di petrolio, i caravanserragli lungo la Via della Seta e i villaggi sulle montagne del Caucaso in cui l'arte dei tessitori di tappeti continua a sopravvivere. E infine, la remota regione del Nakhchivan. L'Azerbaijan è una terra ancora da esplorare, lontana dai circuiti turistici ma dotata di un'ospitalità innata.
Un Paese che con orgoglio alza il vessillo della propria identità in un contesto ricco di contraddizioni, in equilibrio tra le tradizioni dell'Asia Centra
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Incontro con il Tour Leader a Milano Malpensa e partenza per l’Azerbaijan con volo di linea via scalo internazionale. Pasti a bordo. All’arrivo a Baku, dopo il disbrigo delle pratiche doganali, incontro con il nostro referente locale e trasferimento privato in hotel. A seconda del tempo a disposizione, breve briefing del viaggio da parte del Tour Leader. Sistemazione nelle camere e pernottamento.
Prima colazione in hotel e inizio delle visite della città. Baku non è solamente la capitale azera, ma anche l’agglomerato urbano più grande e cosmopolita tra il Mar Nero e il Mar Caspio. In nessun altro luogo della regione caucasica, Oriente e Occidente si fondono in maniera così caotica e ossimorica: luogo antico, porto commerciale, città petrolifera; le sue facce attraverso i secoli si specchiano anche nei nuovi grattacieli in vetro e acciaio, simbolo di un nuovo rinascimento economico ed edilizio. L’atmosfera rilassata e di stampo asiatico che ancora si respira per le vie del centro, si fonde con l’aria frizzante del progresso e la fiducia nel futuro.
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Dopo la colazione partenza per la regione nord occidentale dell’Azerbaijan. Man mano che ci allontaniamo da Baku, i caotici agglomerati urbani dell’hinterland lasceranno il posto a splendidi panorami verdeggianti. La prima tappa è il Mausoleo di Diri Baba, situato nel villaggio di Maraza. Alcune leggende locali vogliono che ci sia sepolto l’omonimo santo, ma nonostante notizie storiche incerte da centinaia di anni attira i pellegrini di passaggio. Un’iscrizione scolpita nella pietra testimonia l’anno di costruzione, il 1402. Parzialmente scavato nella roccia, l’architettura del ma
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Colazione in hotel e visita dell’antica Qabala, ad una ventina di chilometri di distanza. Oggi non rimane molto da vedere, ma è stata una delle prime città fondate in Azerbaijan. Venne menzionata per la prima volta nel 77 DC da Plinio il Vecchio nel suo Naturalis Historia e fino al XVIII secolo fu uno dei centri più importanti della regione, finché non fu saccheggiata e distrutta dagli invasori persiani. Proseguimento per Sheki, una delle cittadine più belle del Paese. Gli archeologi hanno scoperto dei resti risalenti a 2.500 anni fa, ma è tra il XVIII e il XIX secolo che l’abitato, ai tempi chiamato Nukha, visse il periodo di maggior splendore.
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Prima colazione in hotel e, dopo una passeggiata per le vie della città, partenza per il rientro a Baku. Lungo la strada ci fermiamo al piccolo villaggio di Nij, dove si annida una delle tante, piccole vicende caucasiche. Questo luogo infatti è l’ultima casa, assieme ad una piccola comunità in Georgia, degli Udi, una delle popolazioni più antiche del Caucaso. Vengono citati, tra gli altri, nelle Storie di Erodoto, come alleati dell’Imperio Persiano nella battaglia di Maratona. Oggi ne rimangono circa 10.000, qui ed emigrati negli stati vicini, e sono i discendenti storici degli abitanti nativi dell’Albania Caucasica.
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Prima colazione in hotel e trasferimento all’aeroporto per il volo domestico diretto a Nakhchivan. Dopo circa un’ora e mezza di volo arriveremo nell’omonimo capoluogo della regione. Il Nakhchivan è un’exclave dell’Azerbaijan stretta tra Armenia, Turchia ed Iran, e una regione autonoma. Questo piccolo fazzoletto di terra, arido e montuoso, dimenticato dalla globalizzazione e fuori dalle tradizionali rotte turistiche, è in realtà, come spesso succede ai territori del Caucaso, una millenaria culla della civiltà umana. Secondo la leggenda, infatti, il Nakhchivan fu fondato da Noè, una volta disceso dall’Ararat al termine del diluvio universale.
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Prima colazione in hotel e partenza per la città di Ordubad, situata nella parte orientale. La regione che attraversiamo è caratterizzata da una bellissima natura, ricca di flora e fauna. Le albicocche di Ordubad, succose e dolci, sono molto ricercate, così come le pesche, le pere e l’uva. E’ una città di giardini, roseti e usignoli. All’inizio del XX secolo, alle fiere internazionali, la seta di Ordubad conquistò 13 medaglie d’oro. I suoi giardini ospitano platani centenari, il più grosso dei quali raggiunge ben 18 metri di diametro. Oggi è la seconda città per dimensioni, e u
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Dopo la colazione trasferimento privato in aeroporto per il volo di linea di rientro in Italia via scalo internazionale. Arrivo nel tardo pomeriggio e fine dei servizi. I petroglifi di Qobus L’iconica e misteriosa montagna Ilandag Il tempio del fuoco di AteshgahIl castello di Alinja
CARATTERISTICHE DEL VIAGGIO
Si tratta di un viaggio alla portata di tutti che non presenta difficoltà particolari. È particolarmente indicato per chi ama i viaggi di spiccato interesse culturale. I trasferimenti in pulmino non sono mai particolarmente impegnativi in quanto l’Azerbaijan occupa un territorio abbastanza ridotto. È previsto un volo interno dell’Azerbaijan Airlines per raggiungere il Nakhchivan. Il biglietto ci viene fornito direttamente dal corrispondente locale.
I pernottamenti si effettuano ovunque in ottimi hotel. Al di fuori della capitale, dove alloggiamo nel migliore hotel 5* (il Fairmont Flames Towers Hotel, previa riconferma al momento della garanzia del tour), probabilmente il più iconico della città, gli standard qualitativi sono più bassi, ma le strutture sono comunque più che buone. In tutte le località utilizziamo i migliori hotel a disposizione – di categoria 5* a parte in Nakchivan dove pernottiamo in un hotel 4*, dove il servizio – per evidenti ragioni socio-geografiche – potrebbe essere non all’altezza.
In generale il Paese si sta lentamente aprendo al turismo e dobbiamo constatare che i servizi offerti non raggiungono ancora la qualità a cui possiamo essere abituati in altre località. Per questo può essere necessario un certo spirito di adattamento, caratteristica fondamentale per affrontare qualsiasi viaggio.
I pasti si consumano prevalentemente in ristoranti locali e sono a base di piatti tradizionali, in genere gustosi e saporiti.
Sono previste brevi passeggiate. Si raccomanda di portarsi scarpe comodissime e un abbigliamento informale, con capi di mezza stagione e qualche indumento pesante per la sera e le località più elevate.
Oltre alla guida locale parlante inglese, si viaggia in compagnia dell’esperto della destinazione dall’Italia.
L’ordine delle visite potrebbe subire variazioni rispetto alla sequenza indicata nel programma di viaggio in caso di necessità o qualora fosse ritenuto opportuno dall’accompagnatore e dalla guida locale. Gli hotel proposti potrebbero essere sostituiti, per cause di forza maggiore o qualora ritenuto necessario, con altre strutture di pari categoria.
CLIMA
Il clima è di tipo continentale con forti escursioni termiche tra il giorno e la notte e tra l’estate e l’inverno. La stagione ideale per effettuare viaggi in Azerbaijan è compresa tra aprile e ottobre, quando il clima varia da mite in primavera e autunno a molto caldo in estate.
La temperatura media annua nel tutto il paese è di 14-15 °C . Le montagne del Caucaso proteggono il paese dalle masse Artiche che colpiscono la Russia durante l’inverno, mentre il Mar Caspio fa da scudo contro l’aria calda e secca proveniente dall’Asia Centrale. Temperatura media durante l’inverno è 0-15 °C e durante l’estate varia tra 20-40°C nella maggior parte del paese; i venti costanti nell’area costiera rendono più sopportabile il caldo durante la stagione estiva.
DOCUMENTI PER L’INGRESSO
Passaporto in corso di validità e visto richiesto. Dal 2017 esiste una procedura di visto elettronico (e-visa) destinata all’ottenimento di un visto per una sola entrata nel Paese della durata massima di 30 giorni. Tutte le informazioni circa la richiesta di e-visa si trovano al seguente link: www.evisa.gov.az/en/
Il visto può essere ottenuto attraverso Kel 12 inviando i documenti richiesti nel modulo di raccolta dati e pagando le spese di ottenimento visto. Ricordiamo che chi avesse un visto del Nagorno Karabakh applicato nel passaporto non può entrare nel Paese; invitiamo pertanto ad uno scrupoloso controllo prima dell’iscrizione.
Da notare che, se sul passaporto risulta un precedente viaggio nell’entità separatista non riconosciuta del “Nagorno Karabakh”, l’ingresso nel Paese verrà negato, anche se in possesso di un visto d’ingresso in Azerbaijan.