LE CIVILTA’ CRISTIANE DEL CAUCASO

ARMENIA - GEORGIA
La ricchezza delle tradizioni cristiane nel Caucaso

Un viaggio affascinante alla scoperta della cultura cristiana dell'area caucasica. Questa terra è la custode di tesori religiosi e di una cultura millenaria, e da sempre è stata un crocevia tra Oriente e Occidente.

Il Caucaso è una vasta area che ha sempre rappresentato un confine tra popoli sedentari e genti nomadi, un punto di incontro e di separazione tra Europa e Asia a seconda dei vari momenti storici.

Offriamo un'esperienza unica in Armenia e in Georgia, lontano dai tradizionali circuiti turistici di massa. ...


Leggi di più

Programma

Giorno 1:  Partenza dall'Italia per Yerevan

Giorno 1: Partenza dall'Italia per Yerevan

Partenza da Milano Malpensa con volo di linea per Yerevan via scalo europeo. Pernottamento a bordo.  NB: è possibile anche la partenza dall’aeroporto di Roma Fiumicino senza supplemento tariffario e con assistenza aeroportuale. È possibile la partenza anche da altri aeroporti italiani, previa disponibilità, con supplemento tariffario.

Giorno 2:  La "città rosa" e i suoi musei

Giorno 2: La "città rosa" e i suoi musei

Arrivo a Yerevan, accoglienza in aeroporto da parte della guida, trasferimento in hotel e sistemazione nelle camere riservate per qualche ora di roposo. Capitale dal 1918, cresciuta lungo le rive del fiume Hrazdan, Yerevan risulta piacevole grazie all’ampiezza degli spazi, al tufo usato per i palazzi che le donano delicate sfumature di colore rosa, all’abbondanza di parchi e fontane. In tarda mattinata inizio delle visite della città. La visita panoramica della città include Piazza della Repubblica, il cuore della capitale su cui si affacciano alcuni degli edifici più scenografici della ...
Leggi di più

Giorno 3:  Etchmiadzin, il centro spirituale armeno, la cattedrale di Zvartnots, il tempio pagano di Garni e il monastero rupestre di Geghard

Giorno 3: Etchmiadzin, il centro spirituale armeno, la cattedrale di Zvartnots, il tempio pagano di Garni e il monastero rupestre di Geghard

Dopo la colazione partenza verso est, attraverso le periferie e i palazzoni d’epoca sovietica, verso la città di Vagharshapat, antica capitale dell’Armenia fondata nel III secolo a.C., a circa 20 km dalla capitale. Qui si trova e si visita la Cattedrale di Etchmiadzin. Il nome del luogo significa “L’Unigenito è disceso” poiché, secondo la leggenda, Cristo vi apparve a San Gregorio l’Illuminatore. A Etchmiadzin batte il cuore della chiesa armena. È qui che risiede il “Catholicos di tutti gli armeni” e si trovano oltre alla cattedrale-residenza, alcune tra le più antiche e s ...
Leggi di più

Giorno 4:  Monasteri e caravanserragli: dal monastero di Khor Virap all'ombra del Monte Ararat al Lago Sevan

Giorno 4: Monasteri e caravanserragli: dal monastero di Khor Virap all'ombra del Monte Ararat al Lago Sevan

Dopo la colazione si parte verso il sud del Paese, nell’impervia e isolata regione montagnosa di Yeghegnadzor che conserva tra gli esempi più belli dell’arte armena. La strada attraversa la fertile valle dell’Ararat, unica vera pianura della piccola repubblica dove è possibile praticare un’agricoltura sistematica. Il cono del Monte Ararat, simbolo dell’Armenia sebbene ora si trovi in territorio turco, ci accompagna lungo il percorso. Secondo il mito sulla sommità dell’Ararat si sarebbe posata l’Arca di Noè dopo il Diluvio Universale. Raggiungiamo il monastero di Khor Virap, situato in cima a un colle sulla fertile piana, a 30 km a sud della capitale. ...
Leggi di più

Giorno 5:  Dilijan e i monasteri di Goshavank e di Haghartsin

Giorno 5: Dilijan e i monasteri di Goshavank e di Haghartsin

Dopo la colazione visitiamo a piedi la parte vecchia della città di Dilijan, animata dai laboratori degli artigiani, ceramisti, falegnami... Pranzo in ristorante. Non lontano da Dilijan, in mezzo ai boschi, visitiamo il monastero di Haghartsin del XII-XIII secolo. Realizzato dalla dinastia dei Bagratuni, è un interessante complesso costituito da due chiesette e da una cappella.Seguendo il corso del fiume Debed, che ha scavato uno spettacolare canyon, raggiungiamo il monastero di Goshavank (XII-XIII secolo), fondato da Mechitar Gosh, giurista e autore del Codice civile armeno. Nel sito si tro ...
Leggi di più

Giorno 6:  La regione di Lori, i monasteri di Sanahin e di Haghpat e l'attraversamento del confine con la Georgia

Giorno 6: La regione di Lori, i monasteri di Sanahin e di Haghpat e l'attraversamento del confine con la Georgia

Dopo la colazione raggiungiamo due complessi monastici di rara bellezza, entrambi situati all’interno degli omonimi villaggi. Furono i primi siti a essere iscritti nel Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO perché rappresentano l’apice dell’architettura religiosa armena. Sanahin (X-XIII secolo), centro religioso e soprattutto centro culturale del nord del Paese, famosissimo per la sua accademia dove venivano insegnate teologia, pittura, miniatura, medicina. Attraversiamo successivamente le gole del Fiume Debed verso il Monastero di Haghpat (X-XIII secolo), immerso in uno scenario fantastico. ...
Leggi di più

Giorno 7:  Tbilisi, affascinante punto d'incontro tra Oriente e Occidente

Giorno 7: Tbilisi, affascinante punto d'incontro tra Oriente e Occidente

La giornata è dedicata alla visita di Tbilisi, il cui fascino risiede nel suo essere una miscela unica di Oriente e Occidente. Costruita sulle anguste sponde del fiume Mtkvari (noto anche col nome turco Kura), Tbilisi gode di una posizione magnifica, chiusa su tutti i lati da suggestive colline e con le montagne in lontananza. I primi insediamenti in quest’area risalgono al IV secolo a.C., anche se secondo la tradizione essa fu fondata nel V secolo d.C. dall’allora re Vakhtang Gorgasali di Kartli, con l’intenzione di farne la capitale del proprio regno. Il progetto sfumò a causa della sua morte, ma il figlio Dachi mantenne fede al volere del padre. ...
Leggi di più

Giorno 8:  La sacra Mtskheta e il Museo di Stalin a Gori

Giorno 8: La sacra Mtskheta e il Museo di Stalin a Gori

Dopo colazione partiamo attraverso la provincia di Kartli, cuore della Georgia. E’ la più grande, la più popolosa e la più importante regione centrale del Paese. Entrambe le capitali della Georgia, sia quella antica che quella attuale, Mtskheta e Tbilisi, si trovano qui. Visita della sacra Mtskheta, antica capitale dell’Iberia (Georgia orientale). Mtskheta, sviluppatasi alla confluenza dei fiumi Mtkvari ed Aragvi, fu insediata fin dal II millennio a.C. Anticamente centro di paganesimo, vanta ora di essere la prima città cristiana della Georgia. Mtskheta è tuttora considerata la capita ...
Leggi di più

Giorno 9:  Kutaisi, la capitale della Colchide antica, e il monastero di Gelati

Giorno 9: Kutaisi, la capitale della Colchide antica, e il monastero di Gelati

Dopo la prima colazione visita di Kutaisi, la capitale della Colchide antica. Fondata poco meno di 4000 anni fa, fu la capitale della Georgia per un secolo e mezzo e oggi rappresenta il secondo centro più grande del paese, e una delle città più antiche del mondo. Proseguiamo quindi con la visita di Bagrati (XI secolo), la chiesa più alta in Georgia prima dei bombardamenti ad opera dei turchi nel 1692. Poco distante dal centro sorge il grande complesso monumentale di Gelati, Patrimonio dell’UNESCO. La visita risulta emozionante per il luogo, che sovrasta il panorama delle colline di Kutai ...
Leggi di più

Giorno 10:  La città rupestre di Vardzia fatta scavare dalla grande regina Tamar

Giorno 10: La città rupestre di Vardzia fatta scavare dalla grande regina Tamar

Prima colazione e partenza per Vardzia, la città rupestre più spettacolare del Caucaso e che ha avuto un ruolo significativo nella vita politica, culturale, educativa e spirituale georgiana. Un complesso imponente che consiste in 3000 grotte, scavate artificialmente e collegate per mezzo di lunghi corridoi, con una calda fonte naturale versata dalla roccia e degli affreschi ancora oggi stupendi come il giorno in cui furono dipinti. Fu costruita sotto il regno di Tamara, nel XII secolo e poteva contenere 50.000 persone. Una breve sosta nella via per Vardzia alla fortezza di Khertvisi (X sec.) ...
Leggi di più

Giorno 11:  Il complesso monastico di David Gareja e le tradizioni vinicole del Kakheti

Giorno 11: Il complesso monastico di David Gareja e le tradizioni vinicole del Kakheti

Colazione e partenza molto presto al mattino per David Gareja, situato in un’area semi-desertica nella regione del Kakheti. Su una diagonale di pietra si vedono le celle del monastero principale di Lavra, l’unico abitato dai monaci, ritornati solo da qualche anno dopo l’abbandono del periodo sovietico. Venne fondato dall’asceta siriaco David Gareja, da cui prende il nome, nel VI secolo, ma poi crebbe notevolmente fino ad essere composto da 15 monasteri, quasi tutti distrutti in successive ondate. Il complesso monastico, in parte scavato nella roccia e in parte edificato, comprende centinaia di celle, chiese, cappelle, mense e locali di abitazione. ...
Leggi di più

Giorno 12:  Dalla cattedrale di Alaverdi a Stepantsminda: la remota Pankisi Valley e la Grande Strada Militare

Giorno 12: Dalla cattedrale di Alaverdi a Stepantsminda: la remota Pankisi Valley e la Grande Strada Militare

Prima colazione in hotel e giornata dedicata al Caucaso più sconosciuto e selvaggio. Prima di inoltrarci tra le montagne, visitiamo la cattedrale di Alaverdi, costruita nell’XI secolo e circondata da mura imponenti.Da qui partiamo alla volta della remota Pankisi Valley, un piccolo mondo a sè. La valle è abitata dalla popolazione Kisti, una piccolissima comunità, culturalmente affine ai Ceceni e agli Ingusci, che si stanziò in quest’area a seguito di diverse ondata migratorie, nel Seicento e durante le guerre caucasiche, nell’Ottocento. I Kisti di oggi hanno accolto parte degli usi e ...
Leggi di più

Giorno 13:  Al cospetto del Grande Caucaso: la chiesa della Trinità di Gergeti tra leggende e spiritualità

Giorno 13: Al cospetto del Grande Caucaso: la chiesa della Trinità di Gergeti tra leggende e spiritualità

Prima colazione e visita alla Chiesa della Trinità di Gergeti, uno dei simboli della Georgia, situata in posizione scenografica a un’altitudine di 2170 m slm e dominata dalla mole del Monte Kazbegi. La salita è prevista con mezzi 4x4 locali e, dopo la visita, tempo a disposizione per una scenografica passeggiata. Se le condizioni meteorologiche saranno favorevoli potremo ammirare il ghiacciaio del Monte Kazbegi, uno dei più alti del Grande Caucaso (5047 m).Il Monte Kazbegi, una delle vette più amate dagli alpinisti, in Georgia noto come Mkinvartsveri (picco ghiacciato), sarebbe il luogo ...
Leggi di più

Giorno 14:  Partenza da Tbilisi per il rientro in Italia

Giorno 14: Partenza da Tbilisi per il rientro in Italia

Trasferimento in aeroporto per il volo di rientro in Italia e fine del viaggio.

Approfondimenti di viaggio

Itinerario particolarmente indicato per chi ama i viaggi di spiccato interesse storico-culturale che non presenta difficoltà particolari. Lo effettuiamo tutto via terra, su strade in generale in buone condizioni, utilizzando un pullman o minibus per il nostro gruppo, a seconda del numero di partecipanti.


Il viaggio è normalmente operato con voli Austrian Airlines da Milano/Roma via Vienna. Alcune partenze potrebbero essere operate con voli Lufthansa, Airfrance, Lot o Aegean.


I trasferimenti non sono particolarmente impegnativi e offrono una visione d’insieme su diversi ambienti e paesaggi. I chilometri e soprattutto il tempo di percorrenza che specifichiamo nel programma di viaggio sono indicativi e potrebbero variare a seconda delle condizioni ambientali. In Armenia viaggiamo in una regione montuosa a un’altitudine media di 1500 m slm; il punto più alto che si raggiunge è a 2440 m slm al Passo di Selim. Attraversato il confine con la Georgia raggiungiamo la piana fluviale scavata dal Fiume Mtkvari dove si trova la capitale Tbilisi e infine ci spingiamo fino ai piedi del Grande Caucaso, alla Chiesa della Trinità di Gergeti situata a un’altitudine di 2170 m slm e dominata dalla mole del Monte Kazbegi.


Mezzi di trasporto in Armenia: segnaliamo che su questo viaggio utilizziamo, a seconda del numero dei partecipanti, sprinter e middle bus (lasciando sempre dei posti extra liberi per garantire maggior comfort) con un anno di immatricolazione inferiore ai 5 anni (se per qualsiasi motivo non disponibili, i mezzi più recenti possibili)


I pernottamenti si effettuano ovunque in buoni hotel 4/5*, selezionati tenendo conto dell’esperienza accumulata dopo molti viaggi. Al di fuori delle capitali gli standard qualitativi sono più bassi, ma le strutture sono ovunque dignitose, pulite e offrono il necessario per un soggiorno confortevole. Può capitare che per questioni operative o di forza maggiore, l’itinerario possa subire delle variazioni. Allo stesso modo i pernottamenti potrebbero essere effettuati in strutture similari. Preferiamo tuttavia correre il rischio che qualche hotel venga cambiato per darvi quante più informazioni possibili affinché possiate farvi un’idea il più vicino possibile alla realtà del viaggio e dei servizi che proponiamo.


I pasti si consumano prevalentemente in ristoranti locali e sono a base di piatti tradizionali, in genere gustosi e saporiti. Sia in Armenia che in Georgia la cucina locale è varia e normalmente incontra il nostro gusto.


Sono previste brevi passeggiate affrontabili da tutti in buona condizione fisica.


Si raccomanda di portare con sé scarpe comodissime e un abbigliamento informale, con capi di mezza stagione e qualche indumento pesante per la sera e le località più elevate.


La stagione ideale per effettuare viaggi in quest’area è compresa tra aprile e ottobre, quando il clima varia da mite in primavera e autunno a molto caldo in estate. Aprile è un mese variabile, nell’arco del quale le temperature si alzano notevolmente, soprattutto la notte, portandosi a 25° di giorno e 9° di notte in media. In maggio e in giugno si possono ammirare i colori sgargianti della primavera, approfittando delle giornate sempre più calde e lunghe. Le temperature diurne raggiungono i 30°, mentre quelle notturne sono sui 12°. In estate in certi luoghi si possono raggiungere i 40°C come a Yerevan o nella zona semi-desertica di David Gareja, mentre nelle zone montuose il caldo è mitigato dall’aria più fresca. Le notti sono più fresche con temperature in media di 18°. Settembre e ottobre offrono giornate miti, notti fresche e colori autunnali affascinanti.


In caso di necessità o qualora fosse ritenuto opportuno dall’accompagnatore e dalla guida locale, potrebbero essere apportate variazioni nell’ordine delle visite rispetto alla sequenza indicata nel programma di viaggio.